Blackwellgunter8319
Trisomy 12 is one of the most common abnormalities in B-CLL and it is associated with an intermediate prognosis. Deletions 13q have been identified in B-cell malignancies, non-Hodgkin's lymphomas (NHL), as well as myelodysplastic syndromes and chronic myeloproliferative neoplasms (Heim and Mitelman, 2015). Trisomy 12/13q- FISH slide was reviewed looking at the segmented cells. Fifty segmented cells were scored and a 13q- pattern was detected in 36% (18/50) of the cells suggesting that this finding (the 13q- clone) may be myeloid in origin. Clinicopathologic correlation of these results was recommended. Copyright© by the Association of Genetic Technologists.in English, Italian Gli organi più frequentemente sede di localizzazione di cisti idatidee sono il fegato (70-80%) e i polmoni (10- 25%), mentre molto raramente, in circa il 5% dei casi, si possono trovare nella milza, nei reni, nel cervello, nel cuore, nel pancreas, nei muscoli e scheletro. Sebbene la localizzazione della cisti idatidea nel muscolo sia rara, è importante considerarla nella diagnosi differenziale di una massa cistica nel muscolo. La diagnosi clinica di echinococcosi cistica si basa sull’ecografia generale, la TC, la risonanza magnetica, la differenziazione di Echinococcus-Ag, i test ELISA, l’immunoelettroforesi (IEP), la controimmunoelettroforesi (CIE). La chirurgia è il trattamento principale per l’idatidosi muscolare. Presentiamo la nostra esperienza nel trattamento del caso di una cisti idatidea infetta sul muscolo addominale trasversale, con infezione estesa al diaframma destro e al tessuto sottocutaneo dell’addome e del torace tra i muscoli addominali trasversali e i muscoli addominali sternali interni. L’obiettivo del trattamento chirurgico è l’evacuazione totale del parassita, la “sterilizzazione” della cavità residua e la gestione delle complicanze intraoperatorie. Il decorso post-operatorio è stato normale e il paziente è stato dimesso dalle cure domiciliari dieci giorni dopo l’intervento chirurgico in buone condizioni generali e locali.in English, Italian La Sindrome di Raperonzolo è una rara causa di occlusione intestinale correlata alla presenza di un tricobezoar che si localizza a livello gastrico, il quale si estende anche a livello intestinale. I tricobezoar sono corpi estranei che si formano nell’apparato digerente a seguito dell’ingestione di capelli. È una patologia che si riscontra in particolar modo in pazienti affetti da disturbi psichiatrici quali la tricotillomania, disturbo ossessivo compulsivo in cui i pazienti tendono ad ingerire i propri capelli, e il picacismo, disturbo dell’alimentazione in cui i soggetti tendono a ingerire sostanze inorganiche-indigeribili. Il quadro occlusivo dovuto alla presenza di tricobezoar può essere trattato in modo conservativo, ma in casi gravi è necessario l’intervento chirurgico per la rimozione del corpo estraneo. In questo Case Report si discuterà della Sindrome di Raperonzolo e in particolare si discuterà di due casi clinici correlati a tale sindrome. I casi clinici riguardano due giovani pazienti con Sindrome di Raperonzolo, giunte alla nostra osservazione presentando quadri clinici diversi un quadro di anemia sideropenica da malassorbimento e un quadro franco di occlusione intestinale da tricobezoar. Per gli scarsi risultati del trattamento conservativo, entrambe le pazienti sono state sottoposte ad intervento chirurgico di gastrotomia ed enterotomia in regime d’urgenza per la rimozione dei tricobezoar causanti i diversi quadri clinici.in English, Italian La formazione di fistole pancreatiche è una complicazione nota di chirurgia pancreatica, pancreatite e lesioni del pancreas. Qui riportiamo un caso di un uomo di 65 anni a cui è stata diagnosticata una pancreatite acuta indotta da calcoli biliari con necrosi pancreatica murata. Il paziente inizialmente è stato sottoposto a trattamento medico e drenaggio percutaneo a 4 settimane. Dopo un periodo di quattro settimane, sono state eseguite una laparotomia formale con necrosectomia e il drenaggio del catetere nella cavità. Dopo aver postoperatorio sviluppato una fistola pancreatica, il paziente è stato gestito in modo conservativo. Dopo 6 settimane di trattamento medico, il paziente è stato sottoposto a pancreatografia retrograda endoscopica e gli è stata diagnosticata la sindrome del dotto disconnessa. La gestione conservativa è stata continuata per altri 3 mesi. È stato tentato lo stenting del dotto pancreatico, ma non è riuscito a cannulare il dotto disconnesso, ed è stato finalmente programe a bassa morbilità e mortalità postoperatoria.The major obstacle to a cure for HIV infection is persistence of replication competent viral reservoirs during antiretroviral therapy. HIV-specific chimeric antigen receptor (CAR) T cells have been developed to target latently infected CD4+ T cells that express virus either spontaneously or after intentional latency reversal. Whether HIV-specific CAR-T cells can recognize and eliminate the follicular dendritic cell (FDC) reservoir of HIV bound immune complexes (ICs) is unknown. We created HIV-specific CAR-T cells using human PBMC and a CAR construct that enables expression of CD4 (domains 1 and 2) and the carbohydrate recognition domain of mannose binding lectin (MBL) to target native HIV Env (CD4-MBL CAR). We assessed CAR-T cell cytoxicity using a carboxyfluorescein succinimidyl ester (CFSE) release assay, and evaluated CAR-T cell activation through IFN-γ production, and CD107a membrane accumulation by flow cytometry. CD4-MBL CAR-T cells displayed potent lytic and functional responses to Env-expressing cell erapy. We assessed the efficacy of a novel HIV-specific chimeric antigen receptor (CAR) T cell to target both HIV infected CD4+ T cells and the FDC reservoir in vitro. Although CAR-T cells eliminated CD4+ T cells that express HIV, they did not respond to or eliminate FDC bound to HIV. These findings reveal a fundamental limitation to CAR-T cell therapy to eradicate HIV. Copyright © 2020 American Society for Microbiology.The rabbit hemorrhagic disease virus (RHDV), which belongs to family Caliciviridae of the genus Lagovirus, causes lethal fulminant hepatitis in rabbits. RHDV decreases the activity of antioxidant enzymes regulated by Nrf2 in the liver. Antioxidants are important for the maintenance of cellular integrity and cytoprotection. However, the mechanism underlying the regulation of Nrf2-antioxidant response element (ARE) signaling pathway by RHDV remains unclear. Using iTRAQ technology, the current study demonstrated that RHDV inhibits the induction of ARE-regulated genes and increases the expression of the p50 subunit of the NF-κB transcription factor. We showed that RHDV replication causes a remarkable increase in reactive oxygen species (ROS), which is simultaneously accompanied by a significant decrease in Nrf2. ABTL-0812 order It was found that nuclear translocation of Keap1 plays a key role in the nuclear export of Nrf2, leading to the inhibition of Nrf2 transcriptional activity. The p50 protein partners Keap1 to form the Keap1-p50/p65 complex, which is involved in the nuclear translocation of Keap1.